GARA UFFICIALE LAZIO | |||
10 febbraio 2019 | |||
Torneo maschile - 128 iscritti (126 partecipanti) | |||
Classifica | Giocatore | Dart club | Punti |
Primo | PETRI DANIELE | PONTE SAN QUIRINO | 32,00 |
Secondo | CUTINI MILO | BARADERO STEEL | 25,00 |
Terzo | RASCHINI FRANCESCO | SUPERSONIC | 19,00 |
'' | SERGI DANIELE | ANIMAL HOUSE | 19,00 |
Quinto | DOLCETTI CLAUDIO | DE SFROOS | 14,00 |
'' | TOMASSETTI STEFANO | SUPERSONIC | 14,00 |
'' | VANNONI GIAN MARCO | SUPERSONIC | 14,00 |
'' | VIGATO DANILO | TEQUILA | 14,00 |
Nono | BERETTA SERGIO | DE SFROOS | 10,00 |
'' | BRAMBATI MARCUS | PUB NUMBER TEN | 10,00 |
'' | CAMPETELLA ELIA | SUPERSONIC | 10,00 |
'' | DI FILIPPANTONIO MATTEO | GOOD FELLAS | 10,00 |
'' | ESTOY RONELL | LA RAGNATELA | 10,00 |
'' | MONACO FILIPPO | MOX BAR | 10,00 |
'' | PITORRI FRANCO | BULL'S EYE | 10,00 |
'' | SANTI DAVIDE | GOOD FELLAS | 10,00 |
17esimo | ALFIERI MASSIMO | STEEL CLUB PIEGARO | 7,00 |
'' | ANTONELLI OTTORINO | EMICRAGNA | 7,00 |
'' | BOCCHIDDI PAOLO | ATTIDIUM | 7,00 |
'' | CAVALIERE PIERRE | BOTTEGHINO | 7,00 |
'' | DE MICHELE FABRIZIO | BULL'S EYE 2.0 | 7,00 |
'' | FATTORE ALESSIO | CONNEMARA | 7,00 |
'' | GRAFIL RUEL | OLD BOYS | 7,00 |
'' | GRILLINI GIANLUCA | OSTERIA DEL LUPO | 7,00 |
'' | GUERRIERO GIOVANNI | BULL'S EYE | 7,00 |
'' | RANOISIO GIOVANNI | OLD BOYS | 7,00 |
'' | RUGGIERI PIETRO | CONNEMARA | 7,00 |
'' | SERRATORE ALESSANDRO | EMICRAGNA | 7,00 |
'' | STAMPONI MASSIMO | STEEL CLUB PIEGARO | 7,00 |
'' | TAMARES JOJO | OLD BOYS | 7,00 |
'' | TULBU VIOREL | BAR ROBERTA | 7,00 |
'' | VERGARI GIOVANNI | STEEL CLUB PIEGARO | 7,00 |
33esimo | APOLLONIO MARCO | ANIMAL HOUSE | 5,00 |
'' | BARONCINI FLAVIO | LA RAGNATELA | 5,00 |
'' | BELLOTTI SIMONE | LA RAGNATELA | 5,00 |
'' | BINDI RAFFAELE | BARADERO STEEL | 5,00 |
'' | BONUSO GIOVANNI | LA BRIGATA | 5,00 |
'' | CAMPANELLI FABIO | LE DUE TORRI | 5,00 |
'' | CARIDEO ANTONELLO | BATAREI | 5,00 |
'' | CASTELLI RICCARDO | ANIMAL HOUSE | 5,00 |
'' | CECCARELLI ANDREA | STEEL CLUB PIEGARO | 5,00 |
'' | CORSI ANDREA | BARADERO STEEL | 5,00 |
'' | CRUCIANI FERNANDO | EMICRAGNA | 5,00 |
'' | DAYATE RAMOS ROMELITO | LA RAGNATELA | 5,00 |
'' | DE PAOLIS DAVIDE | LA RAGNATELA | 5,00 |
'' | DI MARCANTONIO SEAN | GARAGE DI MEZZO | 5,00 |
'' | FIORAVANTI MORENO | INSIDE PUB | 5,00 |
'' | FRANCIONI DAVIDE 82 | MIRO CHI CHIAPPO LA' | 5,00 |
'' | GENTILE ALESSANDRO | INSIDE PUB | 5,00 |
'' | GRAMA ION | EMICRAGNA | 5,00 |
'' | IMBRO' FABIO | THE QUEEN | 5,00 |
'' | LONGATTI SANTINO | BATAREI | 5,00 |
'' | MARTINI SERGIO | BULL'S EYE | 5,00 |
'' | OLIDA RICO | LA RAGNATELA | 5,00 |
'' | PANTALLA MANUEL | STEEL CLUB PIEGARO | 5,00 |
'' | PASCOTTO CARLO | LA RAGNATELA | 5,00 |
'' | PASSERI ANDREA | MOX BAR | 5,00 |
'' | PINELLI MATTIA | APPALOOSA | 5,00 |
'' | RIGOTTI MASSIMO | ILGRANDEUNO | 5,00 |
'' | SALVI GIUSEPPE | BARADERO STEEL | 5,00 |
'' | TANZI ENRICO | LA RAGNATELA | 5,00 |
'' | TEDESCHINI D'ANNIBALE MARCO | BULL'S EYE 2.0 | 5,00 |
'' | TOZZI ANDREA | FREEDOM | 5,00 |
'' | VALERI ALESSANDRO | PSYCHOSTEEL | 5,00 |
Torneo femminile - 26 iscritte | |||
Classifica | Giocatore | Dart club | Punti |
Prima | BRUMETZ LOREDANA | JOE BAR | 25,00 |
Seconda | CAPPIELLO MANUELA | REY STEEL | 18,00 |
Terza | GUASTELLA SARA | EMICRAGNA | 12,00 |
'' | OSTI BARBARA | THE QUEEN | 12,00 |
Quinta | BURRI DEBORAH | DOPPIO MALTO | 7,00 |
'' | CATINO MARZIA | APPALOOSA | 7,00 |
'' | VERNOCCHI GIULIA | GOOD FELLAS | 7,00 |
'' | WOLFF TAMARA | WERDER DIABOLIK | 7,00 |
Nona | BUONOCORE FRANCESCA | EMICRAGNA | 3,00 |
'' | CAZZOLI ANNAMARIA | OSTERIA DEL LUPO | 3,00 |
'' | FABI LORIANA | BULL'S EYE | 3,00 |
'' | FINI INDIRA | KILLER CLOWN | 3,00 |
'' | MARANI GIADA | GALLILEO | 3,00 |
'' | TIRANTI LETIZIA | MIRO CHI CHIAPPO LA' | 3,00 |
GARA UFFICIALE DEL LAZIO: TRIONFA IL FRIULI VENEZIA GIULIA CON PETRI E BRUMETZ
Nella splendida cornice dell’Hotel Mercure West si è svolta a Roma l’undicesima edizione della Gara Ufficiale del Lazio magistralmente condotta dagli instancabili e tecnologici rappresentanti della FIGF Lazio.
Il torneo maschile vede il successo di Daniele Petri che raggiunge la quadratura del cerchio nell’ambientamento alla FIGF, dopo il nono posto nella GU Lombardia e il secondo posto nella GU Friuli, con un torneo vibrante, dall’altissimo tasso tecnico, grazie al quale si propone prepotentemente per la conquista di una maglia azzurra.
Sono 128 gli iscritti con netta supremazia di laziali (66), seguiti dai marchigiani (15), Emilia-Romagna (9) e 7 rappresentanti della Lombardia, della Liguria e finalmente dell’Umbria.
Nella fase a gironi, tra i 32 gruppi è Alessandro Sandroni (10) l’unica tds a non accedere al tabellone superato dai romani Moreno Fioravanti e Alessandro Valeri mentre le due teste di serie del Lazio, Fernando Cruciani (15) e Carlo Pascotto (16), si qualificano alla fase successiva ma per secondi, superati da Danilo Vigato e dall’umbro Giovanni Vergari; stessa sorte per Marco Apollonio (8), Elia Campetella (13) e Daniele Sergi (1), secondi nel loro girone superati rispettivamente da GianMarco Vannoni, Gianluca Grillini e dal toscano Raffaele Bindi.
Ben più sorprendenti i trentaduesimi che vedono le premature quanto clamorose eliminazioni di Marco Apollonio, ad opera dell’ottimo Danilo Vigato, in un revival della finale del campionato italiano del 2016, di Massimo Rigotti (3), da parte del filippino Ruel Grafil, ora in forza all’Old Boys ligure e di Mattia Pinelli (7) sorpreso dal marchigiano Elia Campetella (13) per nulla turbato dall’aver perso il privilegio della tds nei gironi.
Intanto nella parte alta del tabellone è il toscano Milo Cutini, autentica rivelazione del torneo - anche se già noto nel soft - ad approfittare del buco lasciato dalla tds 1, Sergi arrivato secondo nel girone, approdando ai quarti dopo aver superato il marchigiano Pietro Ruggieri e il reatino Franco Pitorri, miglior piazzamento laziale insieme a Ronell Estoy; il filippino della Ragnatela, infatti, nei sedicesimi sfodera una super prestazione superando il suo connazionale Jojo Tamares (tds 12) prima di arrendersi a Francesco Raschini (tds 5); come facilmente prevedibile Stefano Tomassetti, in quanto unseeded, crea scompiglio nel tabellone e, dopo aver battuto un buon Grillini, deve imbattersi contro un altro osso duro, Marcus Brambati (tds 4), autore di una 11 darter in un match che l’abruzzese dei Supersonic, tuttavia, riesce a portare a casa per il 4-2 finale.
Nella parte bassa si assiste all’inizio del miracolo sportivo da parte di Daniele Petri (tds 3) che per tre turni consecutivi riesce a rimontare i suoi avversari da 2-3 a 4-3 con una freddezza encomiabile: nell’ordine si tratta del ligure Viorel Tulbu, notevole il suo torneo, e i due lombardi, compagni di squadra, Sergio Beretta agli ottavi (che spreca anche la freccia della vittoria) e Claudio Dolcetti nei quarti; e in questa parte di tabellone Sergi deve faticare prima di avere la meglio su Massimo Alfieri, umbro dello Steel Club Piegaro, mentre anche un altro umbro, Filippo Monaco del DC Mox Bar, si mette in luce, eliminando in sequenza Carlo Pascotto e Ruel Grafil, prima di arrendersi a Danilo Vigato, in forma stile 2016.
I quarti di finale vivono alcuni momenti di altissima qualità e nel contempo di assoluta suspence che richiamano l’attenzione di tutto il pubblico presente: detto del 4-3 di Petri su Dolcetti, anche il derby Supersonic fra Raschini e Tomassetti è una lotta tra titani risolta dal primo, sempre al decider, così come l’atro scontro tra il terzo rappresentante dei mitici Supersonic presenti nei quarti, GianMarco Vannoni e il toscano Cutini cui riesce il colpo con un altro incertissimo 4-3; nell’ultimo quarto è Sergi a prevalere, contro Vigato, andando repentinamente in vantaggio per 3-0, subendo la rimonta del giocatore del DC Tequila fino al 3-2, per poi concludere sul 4-2 in proprio favore guadagnandosi così l'ennesima semifinale nazionale.
Le semifinali, in barba ai pronostici, sorridono ai nuovi entrati in FIGF: Daniele Petri non ha più bisogno di rimonte e impone altissimi ritmi a Sergi fin dalle prime frecce chiudendo i giochi con un perentorio 5-2 e medie impressionanti così come Milo Cutini che parte con una 14 darter, va sul 3-0, subisce la rimonta di Raschini fino al 3-3 per poi chiudere con una doppia 17 darter per il 5-3 che gli vale la finale.
L’ultimo atto, l’inedito Petri-Cutini, come spesso accade risulta nervoso, forse meno spettacolare delle partite del pomeriggio ma molto sentito dai contendenti; il toscano conquista il primo leg in 20 frecce, cui risponde il friulano con una 19 e una 23 darter; dopo il pareggio di Cutini, Petri fa suoi il quinto e il sesto leg per il momentaneo 4-2; qui il match si infiamma improvvisamente: nel settimo leg il friulano mette cinque frecce perfette in fila e ben sette tripli 20 nelle prime nove frecce e 60 rimasti; dopo un paio di errori, chiude con un’ottima 13 darter. L’ottavo leg è appannaggio di Cutini ma nel nono Petri sfodera un 70 di check out per la 18 frecce che lo porta alla storica conquista della sua prima Gara Ufficiale nazionale e di scavalcare il corregionale Rigotti al secondo posto nella classifica individuale, insidiando molto da vicino il capofila Daniele Sergi.
GARA UFFICIALE DEL LAZIO: IL RITORNO DI LOREDANA BRUMETZ
La triestina Loredana Brumetz vince l’undicesima edizione della Gara Ufficiale del Lazio, dominando letteralmente il torneo fin dalle sue prime fasi, e tornando a vincere una competizione nazionale.
.
Il torneo vede 26 ragazze al via con undici rappresentanti laziali, quattro dell’Emilia Romagna e due a testa per le regioni Friuli Venezia Giulia, Toscana, Liguria e Veneto mentre colpisce l’assenza di atlete dalla vicina Umbria e la sola ed unica atleta proveniente da quel grande bacino di giocatrici rappresentato dalla regione Marche.
Fase a gironi con sette gruppi e quattro teste di serie; è la romana Sara Guastella, del DC Emicragna, a determinare la prima sorpresa, nel gruppo 1, battendo Giada Marani (tds 1) che riesce comunque a qualificarsi al tabellone come seconda, circostanza che però le costerà cara come vedremo più avanti; anche Giuli Vernokchi (tds 4) cede il privilegio della testa di serie alla friulana Loredana Brumetz che risulta prima nel gruppo 4; avanzano, invece, senza apparenti difficoltà le altre due atlete del seeding, Marzia Catino (tds 2) e Barbara Osti (tds 3) rispettivamente nel gruppo 2 e 3 mentre la veneta Maruska Meneghetti resta fuori dal tabellone - a cui accedono la toscana Indira Fini e la romana Francesca Buonocore - per una peggiore differenza leg in un gruppo, il sesto, che vede le tre atlete a pari punteggio.
Nel tabellone è quindi Sara Guastella ad ottenere il bye oltre a Marzia Catino mentre su Giada Marani si abbatte il ciclone Manuela Cappiello che conferma il suo ottimo stato di forma, dopo i recenti successi in Piemonte, battendo la veneta d’adozione con un secco 4-0; con lo stesso punteggio la Osti supera la Buonocore mentre Giulia Vernocchi è chiamata ad uno sforzo notevole per rimontare dallo 0-3 in favore della reatina Loriana Fabi e vincere al decider.
Le altre due qualificate al turno successivo, la ligure Tamara Wolff e la friulana Deborah Burri, saranno entrambe protagoniste di due sfide molto incerte ed entusiasmanti nei quarti, rispettivamente contro Loredana Brumetz e contro Sara Guastella, risolte a favore di queste ultime al decider ma con le giocatrici sconfitte molto applaudite dal pubblico, soprattutto per la Wolff, unica ad aver impensierito seriamente la futura vincitrice del torneo; per il resto il derby emiliano romagnolo è risolto da Barbara Osti contro Giulia Vernocchi per 4-2, stesso punteggio con il quale la piemontese Manuela Cappiello sconfigge la vincitrice della GU Lombardia, Marzia Catino.
Le semifinali vedono nettamente vittoriose la Brumetz e la Cappiello ma sia Sara Guastella, al suo miglior piazzamento in carriera in una Gara Ufficiale, sia Barbara Osti, al suo terzo piazzamento consecutivo tra le prime quattro nelle tre GU dell'anno, meritano la standing ovation.
La finale molto attesa si rivela però a senso unico; Manuela Cappiello, anch’essa al suo miglior risultato in una gara ufficiale, non riesce a ripetere gli exploit della giornata al contrario di Loredana Brumetz che sembra più a suo agio nell’unica pedana impegnata; vince i primi due leg in scioltezza, chiude una 24 darter con 73 di check out, la spunta su un nervosissimo quarto leg e compie il capolavoro nel leg conclusivo chiudendo una 17 frecce impreziosita dal 92 di check out che le consente di aggiungere, alla sua già ricca bacheca, la prima gara ufficiale della sua carriera.